lunedì 14 maggio 2012

IN CASO DI CARIE ACUTA

Photo: Martina Franceschi
Quando in casa si ha quasi tutto, fatta eccezione per cardi e topinambur, il più ormai è compromesso.
Si può inscenare un "lasciami sentire la tua mancanza", dimenticando rugiade, ammiccamenti, inguini e latrati, ma non si può tagliar corto: anche le gioie date per vere presto si congederanno.
In medio stat bivius. Continuare a credere nell'esistenza di Babbo Natale oppure restar convinti che il capolinea sia, in realtà, un cugino alla lontana del capofila. 
(I compiti, d'altronde, prima o poi, vanno fatti e spesso va consegnata anche la brutta, che sia copia o meno.) 
Si finisce con lo scegliere per il sangue, per non saper dire di no a "legami, con una corda legami..", e d'un tratto sparisce tutto, acciughe, aglio, burro, peperoni crudi o arrostiti, verze, cavolfiori, patate, carote, uova stracciate, fritte, in camicia, sode e alla coque. 
Fidatevi, è comunque kaput.

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